Secondo quanto riportato dall’Unione Italiana Vini (UIV), il Ministero dell’Economia ha ritirato le disposizioni riguardanti i vini dealcolati, precedentemente inserite nella proposta di decreto legislativo sulle accise. Ora che la situazione di stallo è superata, UIV sottolinea l’urgenza che il Ministero dell’Agricoltura approvi rapidamente il decreto, rispettando gli elementi principali già concordati con il settore. Tra questi, l’esigenza di eseguire il processo di dealcolizzazione in spazi dedicati, il divieto di applicare questa pratica ai vini Dop/Igp, e la classificazione della soluzione idroalcolica residua (acqua di rete tra il 95% e il 99,9%) come rifiuto, esentandola quindi dalle accise. UIV auspica che il Masaf possa convocare le organizzazioni nelle prossime settimane per presentare la nuova versione del decreto.

Inoltre, UIV evidenzia che un Regolamento comunitario del 2021 prevede che questo tipo di prodotto debba essere denominato “vino dealcolizzato” o “parzialmente dealcolizzato”. Le aziende italiane chiedono di poter lavorare con le stesse condizioni dei concorrenti europei, utilizzando la dicitura “vino” per i prodotti dealcolati.

Noi di ACRAM, sempre attenti alle innovazioni tecnologiche e alle esigenze di mercato, siamo già operativi da tempo con il nostro sistema di dealcolizzazione parziale e totale, denominato iAM ZERO.

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